Viviamo in un mondo in cui l’arte è spesso trattata come un oggetto intoccabile, un’esperienza visiva da contemplare a distanza. Ma cosa succederebbe se un’opera d’arte non fosse completa senza l’interazione fisica di chi la osserva?
Questa è la domanda che mi ha guidato nello sviluppo di TOCCO, un’opera che ribalta il concetto tradizionale dell’arte come esperienza passiva e invita il pubblico a toccare, suonare e creare attraverso il contatto diretto.
Dalla fotografia nei club all’arte interattiva
Il mio percorso artistico è iniziato nei club, dove documentavo attraverso la fotografia il flusso di energia tra suono, luce e movimento. Questo approccio immersivo mi ha portato a sviluppare Equilibrio, la mia prima opera d’arte, che esplora il rapporto tra stabilità e caos.
Con TOCCO, ho voluto fare un passo in più: non solo rappresentare il concetto di equilibrio, ma renderlo tangibile. L’opera è composta da superfici metalliche conduttive che, grazie a sensori capacitivi e un sistema MIDI, producono suoni quando vengono toccate. È un’arte che esiste solo quando viene attivata dal pubblico.
Il futuro di TOCCO: arte, suono e inclusività
Uno degli aspetti più affascinanti di TOCCO è il suo potenziale per superare le barriere sensoriali. Mi sono ispirato alla storia di Neil Harbisson, il primo cyborg riconosciuto ufficialmente, che ha sviluppato un dispositivo per “ascoltare” i colori tramite frequenze sonore. Questo mi ha spinto a riflettere su come il suono e il contatto fisico con l’opera possano aiutare le persone con disabilità visive, come il daltonismo, a percepire il colore in modo nuovo.
L’arte non deve essere solo osservata: può essere vissuta, ascoltata e toccata. Sto esplorando come l’interazione tra musica e tatto possa ampliare l’accessibilità dell’arte, trasformandola in un’esperienza multisensoriale aperta a tutti.
Arte e tecnologia: un ponte tra umano e digitale
TOCCO non è solo un’opera d’arte, ma anche un esperimento tecnologico che fonde creatività e innovazione. Utilizzando Arduino, sensori capacitivi e un sistema MIDI, ho trasformato materiali conduttivi in strumenti musicali interattivi, rendendo il pubblico parte integrante del processo creativo.
Credo che l’arte del futuro sarà sempre più interattiva, accessibile e in grado di connettere le persone in modi nuovi e inaspettati. E TOCCO è il mio contributo a questa evoluzione.
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